SQL è un acronimo che sta per “Structured Query Language” ed è uno dei linguaggi di programmazione più importanti e utilizzati in tutto il mondo. Si tratta di un linguaggio di interrogazione dei database relazionali, il cui scopo principale è quello di gestire le informazioni presenti all’interno di una banca dati.
L’importanza di SQL è evidente in quanto il linguaggio è diventato uno standard nel mondo della tecnologia, rendendolo uno strumento essenziale per gli sviluppatori, gli amministratori di database e gli analisti di dati. L’utilizzo di SQL ha permesso di semplificare la gestione dei dati e di rendere più accessibili le informazioni, creando nuove opportunità e migliorando la capacità di analisi e decision-making, favorendo lo sviluppo di numerose applicazioni e servizi in diversi settori, dall’informatica alla ricerca scientifica, dalla medicina alla finanza.
Potrebbe risultare sorprendente apprendere che l’idea di sistema informativo è in realtà precedente all’era del calcolo digitale avanzato. Si può affermare che le radici di questo concetto possano essere fatte risalire all’elaborazione di informazioni sensibili avvenuta nel 1880 negli Stati Uniti. I prodigiosi menti di quell’epoca concepirono delle “macchine per la tabulazione” che effettuavano delle aperture in delle carte chiamate “schede forate”. Questi supporti, unitamente ai processi di archiviazione, divennero le fondamenta delle prime vere “banche dati” (o database).
Le origini di SQL risalgono alla fine degli anni ’60, quando il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti cercava un modo per gestire grandi quantità di dati in modo efficace e veloce. Fu così che venne creato il modello relazionale di Edgar F. Codd, che permise di organizzare i dati in tabelle, utilizzando chiavi primarie e chiavi esterne per creare relazioni tra di esse. Nel 1970, Codd fece un annuncio rivoluzionario riguardo ai modelli di database relazionali. Il mondo aveva già avuto esperienze di database esistenti per un lungo periodo di tempo, capendo sia i vantaggi che le limitazioni di questi modelli. Uno dei principali problemi era l’accoppiamento tra i dati e la loro conservazione fisica, che causava una difficoltà nella ricerca dei dati successivi.
All’epoca, sia la potenza di elaborazione che lo spazio di archiviazione erano costosi. Questi sistemi erano adeguati solo quando i dati venivano memorizzati inizialmente, ma nuovi processi di elaborazione e nuove query richiedevano una costosa rielaborazione del tempo. Codd ha cambiato questa situazione: il suo modello relazionale ha separato la forma dei dati dall’archiviazione fisica. Questo ha portato a significativi miglioramenti. Successivamente, sarebbero state introdotte le “12 regole di Codd”, regole che richiedevano l’eliminazione di qualsiasi duplicazione dei dati, ottimizzando efficacemente anche il costo dello storage.
Nel 1974, Donald D. Chamberlin e Raymond F. Boyce crearono il linguaggio SEQUEL (Structured English Query Language), che avrebbe poi preso il nome di SQL. Nel 1975 viene sviluppato un prototipo chiamato SEQUEL-XRM; con esso si eseguirono sperimentazioni che portarono, nel 1977, a una nuova versione del linguaggio, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi SEQUEL/2 ma che poi divenne, per motivi legali (il nome SEQUEL era già stato usato, e soprattutto registrato, in un altro ambito per una compagnia aerea), SQL. La prima versione ufficiale di SQL fu rilasciata nel 1986 dall’ANSI (American National Standards Institute) e nel 1987 dall’ISO (International Organization for Standardization).
Negli anni a seguire, il linguaggio SQL ha subito numerose evoluzioni, aggiungendo nuove funzionalità e caratteristiche che ne hanno aumentato la versatilità e la potenza. Nel 1992, ad esempio, venne introdotta la possibilità di creare trigger, ovvero delle istruzioni che vengono eseguite automaticamente quando si verifica una determinata condizione all’interno del database. Nel 1999, invece, vennero aggiunte le funzioni di raggruppamento e aggregazione, che permettono di effettuare calcoli e statistiche sui dati.
SQL è utilizzato in molteplici campi, tra cui l’informatica, la finanza, la ricerca scientifica, la medicina e molti altri settori in cui è necessario gestire grandi quantità di dati. Il linguaggio SQL viene utilizzato per creare, modificare e interrogare database relazionali, e consente di effettuare operazioni come l’inserimento, la modifica, la cancellazione e la selezione di dati in modo efficiente e preciso. Esistono poi numerosi software e sistemi di gestione di database che utilizzano il linguaggio SQL, come ad esempio MySQL, Oracle, Microsoft SQL Server, PostgreSQL e molti altri.
Tra i personaggi che hanno contribuito alla creazione e all’evoluzione di SQL, oltre a Codd, Chamberlin e Boyce, possiamo citare anche Michael Stonebraker, uno dei fondatori di Ingres Corporation, un’azienda che sviluppò uno dei primi software per la gestione di database relazionali basati sul modello di Codd. Stonebraker è anche conosciuto per aver creato molti altri importanti progetti di database, tra cui PostgreSQL e Vertica.
Un altro personaggio importante nella storia di SQL è Larry Ellison, fondatore di Oracle Corporation, una delle aziende leader nel mercato dei sistemi di gestione di database relazionali. Ellison ha contribuito a rendere SQL un linguaggio di programmazione standard e universalmente riconosciuto nel mondo della tecnologia, sviluppando sistemi di database e applicazioni che hanno contribuito a semplificare la gestione dei dati in molteplici settori.
Oggi, SQL è ancora un linguaggio di programmazione fondamentale per la gestione dei dati, ma con l’avvento del Big Data e delle tecnologie di analisi dei dati, sono emerse nuove soluzioni e nuovi strumenti che hanno reso la gestione dei dati ancora più efficiente e veloce. Tuttavia, SQL rimane uno strumento essenziale per gli sviluppatori e gli analisti, che lo utilizzano per creare, gestire e interrogare database relazionali in modo rapido e preciso. In conclusione, grazie alla sua evoluzione continua, SQL rimane uno strumento fondamentale per la gestione dei dati e un pilastro della programmazione moderna.